La conservazione dei cibi, soprattutto dei freschi, in questi giorni di grande caldo è fondamentale per mantenere intatte le proprietà e la genuinità dei cibi stessi. Il pesce, si sa, è un alimento facilmente deperibile...basta un pò di caldo per rovinarlo completamente. Noi siamo una pescheria ambulante e quindi abbiamo bisogno di qualche accorgimento in più per garantirvi un prodotto sempre buono e fresco come appena pescato. Oltre al banco refrigerato, ogni mattina acquistiamo un bel sacco grande di ghiaccio, di quello che usano i pescherecci per conservare il pesce a bordo delle loro imbarcazioni, e ci cospargiamo le cassette di pesce per tenerle al fresco. Una volta acquistato,però, la palla passa a voi e dovrete essere voi a fare attenzione alla conservazione di questo alimento così prezioso per la nostra dieta. Per preservare la qualità dell'alimento, una volta comperato il pesce, bisogno porlo subito in un piatto e metterlo nel frigo, sistemato possibilmente nella zona bassa dello stesso, quella con temperatura prossima allo 0. Se riuscite a consumarlo in giornata (o al massimo il giorno dopo) tanto meglio, altrimenti vi consiglio di congelarlo pulito e separatamente, ogni pesce la sua bustina. Durante il congelamento si possono verificare due fenomeni: la nucleazione, ossia la formazione di piccoli cristalli di ghiaccio, e l’accrescimento di questi cristalli. La qualità del cibo sarà tanto migliore quanto più piccoli saranno i cristalli, quindi quanto più velocemente avverrà l’operazione di congelamento. Seguendo queste piccole indicazioni avrete la sicurezza di mangiare un prodotto sano, genuino e buono.
Se volete qualche altra informazione potete consultare questo sito.
giovedì 5 luglio 2012
lunedì 2 luglio 2012
Ma che ti cucino presenta Chef da asporto
Ma che ti cucino oramai è un canale abbastanza navigato. In questi tempi però non bisogna lasciarsi sfuggire nessuna possibilità e così mia madre ha deciso di ampliare l'offerta al pubblico. Non solo continuerà a realizzare video di cucina pratici e utili, ma inizierà la sua avventura da chef da asporto, in poche parole cuoco a domicilio. Non avete voglia di cucinare? Avete una cena importante da prepare e non avete tempo e/o competenze? Niente paura! Cristina risolverà i vostri problemi. Basta concordare insieme il menù e lei farà la spesa e vi cucinerà direttamente a casa vostra. Ovviamente se deciderete di mangiare una deliziosa cena di pesce, sappiate che il pesce viene direttamente da Pescheria Nonno Remo. Per maggiori informazioni e per prenotare potete scrivere all'indirizzo di posta elettronica marycridrago@gmail.com
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sabato 30 giugno 2012
Fermo Pesca estate 2012
Come sapete, ogni anno si rispetta un periodo relativamente lungo di fermo biologico per permettere al mare e ai suoi abitanti, di respirare e riprodursi. Quest'anno, causa le devastanti condizioni del porto canale di Pescara, mi duole annunciarvi che questo periodo si allungherà notevolmente. Da noi il fermo pesca per le imbarcazioni che effettuano pesca a strascico, volante e a circuizione, inizierà tra poco, precisamente il 9 luglio e durerà fino al 6 settembre. Come potete immaginare per noi pescivendoli si prevede un periodo complicato, proprio nella stagione che ci fa lavorare di più. Questa situazione così pesante, ribadisco, è riservata solamente al porto di Pescara. In tutto il resto dell'Abruzzo il fermo inizierà il 6 agosto per finire un mese dopo, come normalmente accade. Sicuramente riusciremo a destreggiarci perchè noi siamo gente di mare, mica le chiacchiere :) Con piccoli stratagemmi, fantasia e ingegno, riusciremo a garantirvi la nostra presenza sulle strade delle nostre città pescaresi :) Non ci spaventa nulla!!! Arriveremo a settembre col sorriso sulle labbra, sperando che nel frattempo i vertici cittadini/provinciali/regionali/nazionali, riescano a trovare una soluzione funzionale per il nostro porto, altrimenti si rischia di togliere definitivamente la spina all'economia (e quindi ai cittadini) di Pescara.
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venerdì 29 giugno 2012
Pescara. La nostra storia
La storia della città
Ancora dopo la prima guerra mondiale, alla foce del fiume omonimo esistevano due cittadine molto diverse tra loro. A sud la più antica Pescara (ora Portanuova), cresciuta sui resti della fortezza cinquecentesca che presidiava il fiume e la statale 16 Adriatica all'innesto della Via Tiburtina-Valeria sbocco della più importante valle d'Abruzzo. Dopo la costruzione della ferrovia, dei bastioni non resta quasi nulla, e poco anche del successivo insediamento (il Bagno penale e alcuni modesti edifici tra cui la casa di D'Annunzio).
A nord del fiume, nella stretta fascia di terra che si allunga tra le colline e il mare si era invece sviluppata dal 1806, prendendo a fulcro il santuario della Madonna dei Sette Dolori, Castellammare Adriatico, che con l'arrivo della ferrovia e la costruzione della Stazione (1863) aveva avuto un certo sviluppo.
Commerciale, artigianale e 'popolare' Pescara; borghese, signorile e turistico Castellammare Adriatico, ancora al principio del XX secolo scandito dalle grandi ville dei possidenti.
La fusione dei due comuni (1926) avvenne, patrocinante Gabriele D'Annunzio, con la nomina a capoluogo di una piccola provincia ricavata da quelle di Chieti e Teramo, a cavallo del fiume.
I nuovi edifici del capoluogo si realizzano il più possibile lungo l'Adriatica, oggi corso Vittorio Emanuele, che continua a essere la principale arteria cittadina, e unisce i due nuclei attraverso un ponte, edificato nel 1934: il Tribunale, la Camera di Commercio, il tempio della Conciliazione in lato Portanuova; in lato Castellammare Adriatico il Banco di Napoli, le Poste, il Comune, la Provincia, questi ultimi a formare una grande piazza monumentale (piazza dei Vestini, oggi Italia) che avrebbe costituito il nuovo centro cittadino. Nasce inoltre il quartiere di case popolari detto dei Pescatori (1934) e viene compiuta (1939) la bonifica dei terreni tra la vecchia Pescara e il mare.
La densa occupazione delle aree centrali successiva alla ricostruzione postbellica porta la città a espandersi verso l'esterno. La realizzazione della zona industriale tra Pescara e Chieti, i collegamenti autostradali e l'asse attrezzato, l'insediamento di alcune Facoltà dell'Università D'Annunzio, le nuove sedi di uffici regionali e statali, la nuova Stazione centrale delle Ferrovie dello Stato, il porto turistico modificano ancora il quadro generale offrendo nuove possibilità e preparando Pescara alla sfida con il terzo millennio.
Se volete saperne di più, mooolto di più, vi consiglio di visitare la pagina di Wikipedia dedicata alla nostra città...potreste anche scoprire qualcosa che non sapete :)
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giovedì 21 giugno 2012
La grotta di Nettuno
E' estate e, come si sa, le cene di pesce sono sempre più ricercate. In quanto pescheria, vi consiglio sempre di comperare pesce fresco da noi e chiedere consigli sulla preparazione, ma se non siete molto esperti o semplicemente non avete voglia di cucinare ma solo di mangiare genuinamente e con gusto, vi consiglio io un posticino: La Grotta di Nettuno. E' un ristorante di pesce aperto da un paio di mesi a Silvi Marina, nei pressi dell'Expò. Vi chiederete come mai pubblicizzo la "concorrenza". Sono molto attento ad offrire ai miei clienti sempre il meglio, il pesce più fresco del nostro mare, e in questo ristorante posso assicurarvi che la parola d'ordine è freschezza. La grotta di Nettuno è un'idea di un amico di sempre, Otello D'Antonio, figlio di un pescatore, come me. Sono infatti le nostre famiglie ad essere molto amiche e mio padre ha un rapporto davvero speciale con Marco, il papà di Otello (Lello per noi). Tutto questo preambolo per dirvi che il pesce viene direttamente dalla barca di Marco: la Nuova Gemma. Più fresco di così :) Otello poi è un cuoco di professione, davvero bravo e ha intrapreso una strada nuova, tutta sua, investendo sul suo futuro con tutto se stesso. Se andrete a cena da lui (che è in società con un amico, anche lui figlio di pescatori) potrete imbattervi anche in serate dal "magico intrattenimento". Vi spiego meglio: Io, oltre ad essere un pescivendolo, sono anche un mago, che ha frequentato l'Accademia Italiana di Arte Magica...insomma sono bravo :) Abbiamo deciso allora di abbinare al ristorante un intrattenimento diverso, piacevolmente coinvolgente e divertente. Insomma, La Grotta di Nettuno ha tutte le carte in regola per avere il successo che merita, conquistato a suon di bontà, freschezza, onestà e convenienza. Capito? Cena di pesce? La Grotta di Nettuno!
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martedì 5 giugno 2012
Conoscere il mare - Zanchetta
Meglio conosciuta come cianghetta, è un pesce piatto che vive nei fondali sabbiosi del nostro mare. Conosciamola meglio: è un pesce piatto dal corpo ellittico allungato; il muso è appuntito e gli occhi sono situati sul lato sinistro del corpo. Si distingue dagli altri pesci piatti per la presenza di una spina sulla pinna pelvica. Può raggiungere 30 cm di lunghezza ma comunemente si trova da 10 a 20 cm. La colorazione è grigio-giallastra. Si trova in tutto il Mediterraneo occidentale ed Adriatico. Vive su fondali sabbiosi e fangosi, fino a 450 m; si mimetizza infossandosi sul fondo e caccia pesci e crostacei. Si pesca con reti a strascico e rapidi, con cui vengono catturati individui di taglia compresa tra 10 e 20 cm. E' un pesce dalle carni buonissime, ma poco abbondante nei nostri mercati. Essendo un pesce "bianco" quindi molto delicato, deve essere immediatamente eviscerato perché non avendo denti, nel suo stomaco sono presenti altri pesci che vengono digeriti attraverso i succhi gastrici Si può impiegare nella preparazione di innumerevoli piatti, sopratutto nel brodetto dove, come si sa, ci va un pò di tutto; si può cucinare anche alla griglia, ma bisogna sovrapporne due pezzi per evitare che si bruci, essendo di spessore molto sottile.
Vi consiglio una ricetta: Il brodetto di pesce
Ingredienti:
- Scorfano
- Gallinella
- Polipo
- Calamari
- Canocchie (Panocchie)
- Coda di rospo
- Zanchetta
- Vongole
- Carote
- Sedano
- Alloro
- Cipolla
- Aglio
- Olio di oliva
- Passata di pomodoro
- Prezzemolo
- Vino bianco
Mondate le verdure, lavatele e sistematele nel pentolone più grande che avete, assieme al pepe. unite poi le teste dei pesci, via via che li pulite.
Io trovo che la coda di rospo (o rana pescatrice) sia perfetta per questo brodo, ma anche il pesce San Pietro andrà benissimo: l'importante è che nella zuppa figuri anche un pescione di carni bianche e sode. la gallinella, o mazzola che dir si voglia, è ottima, sia per il brodo che per la carne delicata. ha anche il vantaggio di non essere troppo cara, almeno nelle piccole pezzature. delle canocchie mettete la testa nella zuppa quindi tagliate le zampe e le chele e mettetele da parte con i filetti di pesce. pulite e sfilettate anche lo scorfano aggiungete la lisca e la testa al brodo, coprite con acqua fredda e fate cuocere per un paio d'ore (meglio più che meno) a fuoco dolce. quando il brodo sarà pronto, se ne avete voglia, cercate di recuperare la carne delle guance, che è prelibata. filtrate il brodo, per essere certi di eliminare tutti i residui; se volete questo ottimo brodo può essere congelato, per usarlo in seguito. Ora procediamo con la zuppa di pesce vera e propria: per prima cosa pulite il polipo e tagliatelo a pezzi, non troppo piccoli; fate un trito con l'altra verdura: carota,sedano e cipolla, e mettetelo a rosolare nell'olio, unite il polipo alle verdure, aggiungete due mestoli di brodo e il vino bianco. Coprite e fate cuocere per 25/30 minuti. Successivamente unite al brodetto la passata di pomodori e tutti i vostri pesci sfilettati; dopo 5 minuti unite le vongole, mescolate con delicatezza ed aspettate altri 5 minuti perché si aprano, unite il prezzemolo tritato fresco e finalmente portate in tavola il vostro brodetto di pesce. Grazie a Cucina Italiana per la ricetta :)
Buon appetito!!!
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venerdì 1 giugno 2012
Giovedì...cambiamo posto!
Giovedì 7 giugno non ci troverete più presso la Conad di Via Rigopiano: analisi di mercato e controllo degli incassi del giovedì, ci hanno spinto a cambiare "zona di pesca" :) Ci troverete a Montesilvano, sulla Nazionale, tra Euro Spin e le poste. Non vi potete sbagliare. Per l'occasione abbiamo pensato ad una doppia promozione: Sconto del 20% su tutti i prodotti ittici e un gadget in omaggio per ogni spesa di importo superiore ai 10 euro. Mia sorella ha realizzato per la Pescheria degli oggetti davvero interessanti: cucchiai, forchettoni e palette di legno decorate a mano.
Li trovo davvero belli e utili, in pieno stile Nonno Remo! Ricapitolando: giovedì 7 giugno ci troverete a Montesilvanno accanto a Euro Spin con una fantastica promozione per voi: 20% di sconto e gadget in omaggio. Vi ricordo i servizi che la nostra Pescheria offre gratuitamente: pulitura, consegna a domicilio, consigli culinari e prenotazione al 3285889604. Vi aspetto numerosi!!!
Li trovo davvero belli e utili, in pieno stile Nonno Remo! Ricapitolando: giovedì 7 giugno ci troverete a Montesilvanno accanto a Euro Spin con una fantastica promozione per voi: 20% di sconto e gadget in omaggio. Vi ricordo i servizi che la nostra Pescheria offre gratuitamente: pulitura, consegna a domicilio, consigli culinari e prenotazione al 3285889604. Vi aspetto numerosi!!!
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lunedì 28 maggio 2012
Timballini di mazzancolle
Venerdì è stata registrata una nuova puntata del videoblog di cucina "Ma che ti cucino?". In questa occasione la ricetta prevedeva tra gli ingredienti le mazzancolle. Ovviamente, essendo mia madre l'ideatrice-protagonista di questa rubrica, le mazzancolle non poteva che comperarle da Pescheria Nonno Remo!! Vi devo confessare che una sciccheria del genere, facile e veloce da preparare, non l'avevo mai assaggiata. Vi posto il video realizzato per potervi rendere conto da soli della bontà e della semplicità della ricetta, così potrete rifarla da voi...scegliendo sempre la freschezza di Pescheria Nonno Remo!! (vi invito ad iscrivervi al canale youtube di Ma che ti cucino per rimanere sempre aggiornati!)
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giovedì 24 maggio 2012
Il mercato del pesce
Vi siete mai chiesti da dove viene il pesce che acquistate? Dal mare, ovvio. Dal porto, che domande. Dai pescherecci, è inequivocabile! Tutto vero. Ma sappiamo esattamente come è formata la flotta peschereccia di Pescara? No? E' importate saperlo per avere idea di cosa arriva sulle nostre tavole. Il porto di Pescara ospita 117 barche da pesca. I circa 100 pescherecci che praticano lo strascico ormeggiano nella sponda nord e nella sponda a sud del porto canale, 7 di queste operano anche la pesca del tonno a circuizione e sono dette tonnare volanti. Le vongolare sono una ventina, altre 30 operano la pesca con reti da posta e la pesca con le nasse. La produzione ittica è stimata intorno alle 2500 tonnellate/anno. Le specie maggiormente pescate sono naselli, triglie, alici, sardine, tonni e scampi. Una volta rientrate in porto le barche, il 70% circo del pescato viene destinato al mercato ittico che lo vende, attraverso asta elettronica e telematica, ai
dettaglianti, grossisti, grande distribuzione organizzata - GDO- , ristoratori, pescherie, ambulanti. Il restante viene destinato alla trasformazione o ad altri mercati (20%) o venduto direttamente dai pescatori (10%). Io, nello specifico, lo compero la mattina, molto presto al mercato. Anche qui, come in tanti altri ambiti, chi tardi arriva male alloggia, quindi per avere maggiore assortimento bisogna andare davvero presto (la mia sveglia suona alle 3:30...vedete un po voi). Ultimamente il settore della vendita è in crisi: le persone non comprano praticamente più e chi lo fa cerca di spendere il meno possibile. Si preferisce il congelato al fresco, il surrogato al pesce "vero". Questo modo di acquistare sicuramente ci fa risparmiare qualche soldino (ma quanti poi davvero?) a discapito della nostra alimentazione e del nostro gusto. Io sono dell'idea che meglio il pesce una volta a settimana bello fresco fresco, che i filetti di merluzzo congelati che non sanno né di me né di te. Se volete avere maggiori informazioni sul mercato ittico potete trovarle qui. A me non resta che augurarvi una buona giornata e invitarvi a comperare pesce delle nostre barche: voi gusterete pesce fresco locale di altissima qualità e nello stesso momento aiuterete l'economia di questa città a rialzarsi in piedi. E poi c'è chi dice che il pesce non è buono a niente...
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mercoledì 23 maggio 2012
Pesce e nichel - mini guida pratica
Oggi mi sono imbattuto in una richiesta particolare: "ho bisogno del pesce senza nichel, ce l'hai?" A dir la verità questa domanda mi ha un pò spiazzato, non so quale pesce contiene nichel e quale no. Per questo ho iniziato a fare qualche ricerca per poter soddisfare la richiesta di questa signora..il lavoro è il lavoro e i clienti vanno trattati come si deve..e poi, è un'informazione che potrebbe tornarmi utile prima o poi. E potrebbe tornare utile anche a voi. I tipi di pesce da evitare in assoluto per gli allergici a questa sostanza sono: aringhe e frutti di mare; sono, invece, a ridotto contenuto di nichel pesci di acqua dolce, pesce spada, gamberetti, cappe sante ed affini. Ok, ora so e sapete anche voi, tutto quello che c'è da sapere su pesce e nichel (qui potete trovare la lista completa degli alimenti proibiti). A voi la scelta...ovviamente da Pescheria Nonno Remo :)
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Loreto Aprutino
Loreto Aprutino, armonicamente inserito nel paesaggio vestino, è sicuramente tra i borghi più belli d'Italia e si contraddistingue, oltre che per l'affascinante e particolare visione d'insieme che il centro storico offre a chi vi giunge, anche per il notevole patrimonio artistico di cui è ricca. Situata nel territorio della provincia di Pescara, a 25 km dalla stessa, e immersa nel verde delle sue colline, conquista i visitatori con il suo centro storico, tipicamente medioevale, considerato tra i primi trecento d'Italia e uno dei più caratteristici della regione.Costruita attorno al Castello Chiola e alla chiesa di San Pietro, domina dall'alto della collina tutta l'area sottostante. Tutte le informazione su questo ridente paese le potete trovare qui, sul sito ufficiale di Loreto. Per quanto ci riguarda noi possiamo sicuramente riportare la nostra esperienza a contatto con queste magnifiche persone. Lavorare qui è sempre divertente e ci si sente come in una grande famiglia, dove tutti hanno una parola gentile per te e una "perla di saggezza" della loro tradizione. I loretesi festeggeranno la festa del loro patrono, San Zopito, questa domenica. Vi consiglio di partecipare a questo evento perchè davvero molto interessante e culturalmente rilevante: questa festa è caratterizzata da una particolare atmosfera in cui i rituali del 'Bue di S. Zopito' e del 'Ritorno dei Vetturali', calamitano l’attenzione. Noi ci sentiamo di ringraziare queste persone meravigliose perchè di regalano sempre una testimonianza di vita vera e buona. Grazie!
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martedì 22 maggio 2012
Conoscere il mare - Granchio comune
Il nome latino di questa specie è Liocarcinus depurator, tutti però li chiamiamo comunemente granchi e, spesso e volentieri non gli attribuiamo nessuna rilevanza alimentare. Il granchio è un crostaceo che vive in fondali sabbiosi ad una profondità tra i 40 e gli 80 metri. Il suo colore è tra il rosso e il rosa e si pesca con la rete a strascico. Presenta un carapace più largo che lungo, dalla superficie rugosa, recante numerose e sottili creste rugose e copiosi tubercoli di differente misura. Appartiene ad una specie molto delicata ed è vivamente consigliato di consumarlo freschissimo; quando il corpo e le zampe iniziano a diventare scure vuol dire che si sta rovinando e se ne sconsiglia il consumo. Si pesca tutto l'anno ed è presente in tutto il bacino mediterraneo. Come dicevo, spesso non lo consideriamo come un buon alimento, non lo consideriamo proprio. Invece ha un sapore molto delicato e può sostituire lo scampo o la panocchia nella preparazione del sugo, permettendoci di spendere meno. E' ottimo anche arrosto e, dopo aver tolto guscio e zampe, si può magiare anche fritto.
Vi consiglio una ricetta: Pasta al sugo di granchi
Ingredienti:
-1/2 kg di granchi
- passata di pomodoro
-1/2 bicchiere di vino bianco
- 400gr di bavette o spaghetti
- 1 spicchio di aglio
- olio
- sale
- peperoncino
- prezzemolo
In una padella larga mettiamo a soffriggere l'olio con l'aglio e un pizzico di peperoncino. Quando il soffritto è dorato aggiungiamo i granchi privi delle zampe; per un sugo più gustoso vi consiglio di tagliarne qualcuno a metà in modo da insaporirlo meglio. Appena hanno preso colore, sfumiamo con mezzo bicchiere di vino e lasciamo evaporare. Ora possiamo aggiungere la passata di pomodoro e lasciar cuocere per circa 20 minuti a fuoco medio, girando ti tanto in tanto e aggiustando di sale. Nel frattempo mettiamo a bollire l'acqua per la pasta. Una volta raggiunto il bollore, saliamo e buttiamo la pasta, vi consiglio bavette, linguine o spaghetti, insomma una pasta lunga. A cottura ultimata la scoliamo nella padella e la facciamo saltare per qualche minuto con il sugo.
Buon Appetito!
giovedì 17 maggio 2012
Conoscere il mare - Sogliola
La sogliola è uno dei pesci più apprezzati per via delle sue carni dal sapore molto delicato che consente di adoperarla nelle più svariate ricette e, grazie al suo elevato valore nutrizionale (ricca di proteine, vitamine A e B, sali minerali e povera gi grassi), alla sua estrema digeribilità, è indicata anche per la dieta dei più piccoli. La sogliola vive sui fondali marini sabbiosi e non molto profondi. E' pescata tutto l'anno soprattutto in autunno. Si presenta col corpo ovale e piatto, il muso è piccolo e leggermente arrotondato. Il ventre è di colore bianco, ed è la parte che si appoggia sul fondale mentre il lato rivolto verso l'alto è camaleontico: si può infatti mimetizzare perfettamente col fondo imitandone i colori. Sono pesci la cui evoluzione li ha portati alla postura sdraiata su un fianco, con uno dei due occhi che si è spostato a fianco dell'altro, sul lato rivolto verso la superficie dell'acqua. Nonostante quello che si pensa, esistono numerose varietà di sogliole, tra le quali, le più conosciute sono:
- l’adriatica, si presenta con una macchia nera situata nel mezzo della pinna pettorale;
- la turca, ha delle macchie uniformi su tutto il corpo;
- la sogliola del porro che sulla parte “cieca” ha un rilievo sulla narice;
- la senegalese, ricoperta lungo il corpo di puntini di colore azzurro.
Si consiglia di consumare questo pesce il giorno stesso dell'acquisto, o al massimo nelle 24 ore successive, conservandolo in frigorifero dopo averlo pulito e avvolto in carta di alluminio.
Pulire la sogliola non è molto complicato, ma potete vedere come si fa con questo video...Vi ricordo che Pescheria Nonno Remo vi offre il servizio di pulitura gratuitamente.
Vi consiglio una ricetta: Sogliola burro e salvia
Ingredienti:
- 4 sogliole
- 150g di burro
- farina
- pepe
- sale
- salvia 12 foglie
Una volta pulite le sogliole, infarinatele da entrambi i lati. Mettete il burro in una casseruola e fatelo sciogliere a fuoco basso. Chiarificato il burro (se si formano dei residui eliminatelu con un cucchiaio)
ponetelo in una padella e, a fuoco dolce, aggiungete le foglie di salvia e poi sopra le sogliole infarinate. Fate dorare per 3/4 minuti su entrambi i lati. Una volta ultimata la cottura aggiungete sale e pepe a piacimento, impiattate decorando con qualche foglia di salvia e con un pò del burro fuso di cottura.
Buon Appetito!
mercoledì 16 maggio 2012
Pasta e vongole
Vi ho già invitato a visitare il canale youtube della mia mamma? No? Bene, allora vi invito ora e vi propongo come primo video un classico di casa Lattanzio: pasta e vongole. Ingredienti semplici e genuini per un primo leggero e sfizioso che mette d'accordo grandi e piccini. Se la pasta la trovate nella vostra dispensa, per le vongole potete rivolgervi a Pescheria Nonno Remo per avere la certezza di acquistare un prodotto fresco, locale e buonissimo.
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martedì 15 maggio 2012
Pesce crudo e Anisakis
Negli ultimi tempi si
parla sempre più di Anisakis. Ma esattamente cos'è questa Anisakis? Le donne
incinte urlano ai quattro venti che non possono neanche comprarlo il pesce
perchè c'è l'anisakis. Questo post vuole essere, allora, uno strumento utile
per riconoscere questo parassita, per evitarlo, per prevenire e per porre
rimedio nel caso di ingerimento.
Il consumo di pesce crudo è una pratica non molto diffusa
nella cultura italiana (i frutti di mare, abitualmente mangiati crudi dagli
abitanti dell'Adriatico meridionale, non sono pesci ma molluschi), ma in forte
crescita grazie al fatto che la cucina giapponese è sempre più di moda.
Mangiare pesce crudo comporta sicuramente un maggior
rischio di intossicazioni e infezioni causate da batteri patogeni, oppure di
infezioni da parte di parassiti. Tutti lo sanno, ma in pochi conoscono i reali
rischi, con il risultato che, quando si consuma pesce crudo, si incrociano le
dita e ci si affida sostanzialmente al caso.
Il pesce crudo può essere contaminato da diversi
microrganismi che provocano infezioni o tossinfezioni, come Listeria,
Escherichia coli, Salmonella, tutti batteri che provocano problemi
gastrointestinali problema relativo non solo al pesce crudo, ma anche ad altri
alimenti come carni, latte crudo e derivati. Raramente, e solo in soggetti
particolarmente deboli come bambini e anziani, queste infezioni possono mettere
in pericolo la vita.
Il rischio maggiore per chi consuma pesce crudo si
chiama Anisakis.
L'anisakis simplex è
un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi
mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio
larvale, di molti pesci tra cui tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo,
nasello e sgombro. L'anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più
dell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle
sue carni se, quando catturato, non viene prontamente eviscerato. Quando l'uomo
mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve
possono impiantarsi sulla parete dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco
fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con
grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La
parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall'ingestione di
pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito.
Le forme croniche sono diverse, possono mimare
svariate malattie infiammatorie e ulcerose del tratto intestinale oppure
coinvolgere altri organi come fegato, milza, pancreas, vasi ematici e miocardio.
Possibili anche reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, a causa della
sensibilizzazione alle proteine antigeniche termoresistenti del parassita.
La cura dell'anisakis richiede molto spesso
l'intervento chirurgico, per asportare la parte dell'intestino invasa dai
parassiti.
Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga
chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun
effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento
preventivo il pesce fresco da somministrare crudo. Infatti l'anisakis e le sue
larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a
-15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo.
Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono
in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non
sottoposte a congelamento preventivo.
Per evitare contaminazioni, consigliamo di seguire questi semplici
consigli:
1. evitare il consumo di pesce crudo in ristoranti cinesi
"travestiti" da giapponesi, che stanno proliferando in questi anni, evitare
il consumo di alici marinate, se non preventivamente congelate (chiedere al
gestore del ristorante);
2. nel consumo casalingo di pesce crudo, acquistarlo fresco e congelarlo per
almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato
(come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere;
3. prestare particolare attenzione alle specie a rischio, come lo sgombro, le
sardine, il tonno e il pesce azzurro in genere.
Fonte Cibo360.it
Fonte Cibo360.it
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venerdì 11 maggio 2012
A contatto con le persone
In questi giorni sono venute a comperare il pesce numerose donne oltre gli 80 anni. A parte la loro vitalità e la loro voglia di vivere, mi hanno regalato bellissimi racconti sulla loro storia: le loro vicende personali, la guerra, il loro matrimonio. Probabilmente (sicuramente) gli anziani hanno il desiderio profondo di essere ascoltati ed è per questo che preferisco impegnare qualche minuto in più per scambiare due chiacchiere che liquidarli in un baleno senza interesse. A parte conoscere la storia dei clienti abituali, mi sono accorto però che c'è una grave mancanza di speranza in queste persone. Li accomuna infatti una vita di sacrifici e una condizione alla soglia della dignità, con pensione minima e con la consapevolezza di non poter essere più di aiuto in famiglia. Molto spesso si lamentano che il pesce è troppo caro e spesso e volentieri hanno ragione. Provo a spiegare che non mi sono inventato i prezzi a caso, o per avere un guadagno maggiore, ma che tutto dipende da quanto lo pago io il pesce al mercato la mattina, e in questo periodo di crisi per tutti, i prezzi sono aunentati anche per noi. È difficile ascoktare queste storie perchè le sento mie e perchè mi sento fortunato ed estremamente debitore verso chi, con innumerevoli sacrifici, ha permesso a me di trovarmi in un Paese che, nonostante tutto, è una meraviglia. Grazie
mercoledì 9 maggio 2012
Conoscere il mare - Acciughe (alici)
L'acciuga, o alice, è un pesce del mare del gruppo del pesce azzurro, molto diffuso nel nostro mare. Si presenta con un corpo lungo e affusolato, provvisto di squame e dal muso breve. Il suo colore è verde-azzurro, i fianchi e la pancia sono di colore argento e lungo i fianchi c'è una linea marrone. Ha una lunghezza che varia dai 12 ai 20 cm. Le sue carni sono gustose e saporite, anche se un po grasse ma ricche di proteine nobili e di ferro. Come tutto il pesce azzurro contiene acidi grassi della classe omega 3, molto importanti per la regolarizzazione del metabolismo lipidico e per favorire la fluidità del sangue. Le alici vengono pescate di notte, meglio se con la luna piena che le spinge più in superficie o attirandole con fonti luminose artificiali, le cosiddette lampare. L'acciuga viene consumata sottolio e sotto sale, comunque marinate. Quelle di dimensioni più piccole sono ottime per la frittura o per preparare sughi, mentre quelle più grandi sono solitamente cotte alla griglia o al forno.
Vi consiglio una ricetta: Alici marinate
Ingredienti:
- Alici 500 gr
- Aceto di vino bianco 2 bicchieri
- Aglio 1 spicchio
- Olio 1/2 bicchiere
- Il succo di 2 limoni
- Pepe
- Prezzemolo
Come prima cosa bisogna pulire per bene le alici, e qui vi veniamo in aiuto noi con il nostro servizio gratuito di pulitura. Versare in una tazzina l'olio, l'aceto e il succo dei limoni aggiungendo un pizzico di sale, pepe, aglio e prezzemolo tritato finemente. In un contenitore mettere un primo strato di marinatura; successivamente adagiare uno strato di alici e ricoprirle con un ulteriore strato di marinatura. Proseguire a mo di timballo fino alla fine. Coprire con un coperchio e lasciare macerare pr almeno 5 ore prima di servire.
Buon appetito amici!!!
- Aceto di vino bianco 2 bicchieri
- Aglio 1 spicchio
- Olio 1/2 bicchiere
- Il succo di 2 limoni
- Pepe
- Prezzemolo
Come prima cosa bisogna pulire per bene le alici, e qui vi veniamo in aiuto noi con il nostro servizio gratuito di pulitura. Versare in una tazzina l'olio, l'aceto e il succo dei limoni aggiungendo un pizzico di sale, pepe, aglio e prezzemolo tritato finemente. In un contenitore mettere un primo strato di marinatura; successivamente adagiare uno strato di alici e ricoprirle con un ulteriore strato di marinatura. Proseguire a mo di timballo fino alla fine. Coprire con un coperchio e lasciare macerare pr almeno 5 ore prima di servire.
Buon appetito amici!!!
martedì 8 maggio 2012
Conoscere il mare - Orata
L'orata è un pesce dal corpo ovale e dalla testa appiattita. Prende il suo nome dalla fascia dorata che presenta sul capo. E' una specie ermafrodita e sviluppa primariamente gli organi maschili per cui gli esemplari di 20-30 cm sono di norma maschi, quelli di taglia superiore femmine. Si riproducono in autunno e in inverno, vivono isolati o in piccoli branchi e si nutrono di crostacei. Questa specie vive lungo le fasce costiere in prevalenza con fondali sabbiosi fino a una profondità di 100 metri ed è quindi molto diffusa nel bacino del Mediterraneo. L'orata è considerato un pesce molto pregiato, dalle carni sode, dal sapore delicato e con un basso numero di lische. Bisogna distinguere però tra le orate di mare e quelle di allevamento poiché il loro sapore cambia decisamente in base al cibo di cui si nutrono. Semplice da pulire e da cucinare, si presta alle preparazioni più disparate.
Valori nutrizionali
Vi consiglio una ricetta: Orata al forno
Ingredienti per 4 persone:
- 4 orate
- 1 patata
- 5 pomodirini pachino
- 2 cucchiai di pecorino
- olio extravergine di oliva
- pepe
- sale
- prezzemolo
- 1/2 bicchiere di vino bianco
Come prima cosa sviscerate le orate (se vi fornite da noi, la pulitura è gratuita), lavatele con acqua corrente e tamponatele con carta assorbente. Successivamente lavate il prezzemolo e i pomodorini che andranno tagliati a metà, sbucciate la patata e tagliatela a fettine sottili.
Ora prendete una teglia e foderatela con carta da forno; disponete su di essa il prezzemolo, una parte delle fettine di patate e spolverizzate con un cucchiaio di pecorino. Adagiatevi sopra il pesce e ricopritelo con il resto delle fettine di patata; distribuite intorno i pomodorini e cospargeteli con il pecorino e il prezzemolo rimasti. A questo punto irrorate il tutto con dell'olio extravergine di oliva e salate e pepate a piacere.
Cuocete in forno (preriscaldato) a 200°C per 30-35 minuti. Tocco finale: a metà cottura aggiungete il vino bianco.
Buon Appetito Amici!!
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lunedì 7 maggio 2012
L'arte cchiù prelibbate...
...tradotto: l'arte più prelibata... Pescara è una città costiera, con una storia forse troppo dimenticata a favore di una tradizione turistica. Oggi nell'immaginario collettivo,un pescatore è per forza uno che abita a "la marina" (parte sud di Pescara) e molte volte è proprio così, ma non solo. E' molto di più. Il pescatore è un artista che dipinge il proprio capolavoro ogni giorno, tra un colpo di mare e una cala da ritirare. Oggi voglio farvi partecipi di questo con un canto popolare sull'arte della pesca, sui suoi protagonisti, su una storia che si tramanda di generazione in generazione. La pesca...il pescatore...l'arte cchiù prelibbate. Conoscere e amare la nostra storia e le nostre tradizioni ci porta lontano. Ci rende uomini. (si consiglia di guardare ed ascoltare dal minuto 1:12)
domenica 6 maggio 2012
Pesce fresco: quando e come conservarlo
Il pesce fresco è una prelibatezza di cui possiamo disporre ogni giorno. Ma no sempre possiamo mangiare ciò che ci piace di più. Infatti, per poter mangiare del pesce fresco bisogna mangiare quello di stagione, così da poter gustare il suo sapore e le sue qualità appieno. Ecco un semplice strumento che può aiutare a conoscere la stagionalità del pesce: il sito di Guida Consumatori. Ma, oltre a sapere quale tipo di pesce comprare per mangiare un prodotto genuino, dobbiamo sapere quali sono le tecniche per la sua conservazione una volta a casa. Dato che il pesce è un alimento altamente deperibile, è bene seguire alcune semplici indicazioni per consumare il prodotto senza nessun rischio: una volta acquistato, tornare entro breve tempo a casa per poterlo pulire (da noi il servizio di pulitura è gratuito), lavare e conservarlo in frigorifero in un contenitore chiuso o in un piatto sigillato con pellicola per alimenti. E' preferibile consumare il prodotto nelle 24 ore successive. Crostacei e molluschi sono tipologie di prodotto ittico molto più delicate ed è quindi buona norma conservarli nello scomparto più freddo del frigo. Se invece non vogliamo consumarlo nell'immediato, possiamo congelarlo, rigorosamente pulito, ponendolo nei sacchetti freezer facendo uscire tutta l'aria e chiudendo per bene. Pesci magri come il merluzzo si possono conservare in congelatore fino a due mesi, mentre polipi, calamari, tonno e salmone al massimo un mese. Con una buona conservazione riusciamo ad evitare il deterioramento del prodotto e a poterlo gustare nel momento che vogliamo.
giovedì 3 maggio 2012
Porto di Pescara - Tra promesse e speranze
In questi ultimi mesi si è molto parlato della situazione del Porto di Pescara per tutto quel che riguarda i suoi fondali, il dragaggio necessario ma quasi impossibile da realizzare, il malcontento della marineria tutta.Vi invito ora a leggere cosa scrive Wikipedia sul nostro porto qui. Senza fare ulteriori ricerche e senza andare nel particolare della vicenda "fanghi velenosi si/ fanghi velenosi no", balza all'occhio come la situazione sia davvero tragica. A parte la figura di pellegrini che ci facciamo agli occhi della Nazione intera e non solo, credo che i nostri politicanti non abbiano ben chiaro il problema e soprattutto non siano pienamente consapevoli delle conseguenze delle loro decisioni. Facciamo una rapida disamina: negli anni '90 viene costruita l'attuale diga foranea con lo scopo di proteggere il Porto dal mare da grecale; in poche parole per proteggerlo dal mare in burrasca. Scopo nobile, ma spesso i mezzi che usiamo per raggiungere i nostri scopi paradossalmente ci allontanano da essi. Sta di fatto che ad oggi, tra una dichiarazione e una smentita della stessa, le acque non si sono mosse...in tutti i sensi. Questa situazione di stallo ha effetti devastanti per noi: l'aliscafo della Snav ha già abbandonato il Porto di Pescara per quello di Ortona. per non parlare di tutti gli operatori della pesca. Qualcuno ha mai provato a considerare la situazione delle famiglie dei pescatoriA pensare ai loro figli? Forse no. Ma non ci sono solo loro. Ci sono i commercianti che non potranno più comprare il pesce e le vongole delle nostre barche. Dovranno necessariamente cambaire lido dirottando i loro capitali verso altre realtà portuali. E poi c'è chi, come me, ha una pescheria. Che pesce potemmo mai vendere se il porto è destinato a morire? Saremo costretti a comperare pesce congelato o importato, togliendo alla gente l'opportunità di mangiare genuinamente ad un prezzo onesto che solo la produzione locale può garantire. E i ristoranti? Quelli che puntano sulla freschezza e sul territorio dovranno necessariamente guardare altrove. In più c'è il problema dello scalo merci. Se le imbarcazioni non possono entrare nel porto, quali merci potranno mai scaricarci? Insomma, ogni settore della nostra Pescara si troverebbe in una situazione di sofferenza e il cittadino ridotto a "turista" della città, di una città che è destinata a predere la sua naturale vocacione marittima. Mi rendo conto di non avere le conoscenze necessarie per poter fare una proposta di intervento organica e puntuale. Chiedo però alla nostra amministrazione di pensare in grande, di guardare al di là degli interessi di pochi, degli interessi politici e di clientela. Pescara è dei suoi cittadini e non può trovarsi nella condizione di dover rinnegare se stessa. Usate il cuore e il cervello...non le tasche. (Vi consiglio la lettura di questo sito)
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mercoledì 2 maggio 2012
La nuova vongolara
La mia è una famiglia del mare. Papà è vongolaro da 30 anni oramai e in questi mesi ha deciso di investire ancora di più in questa avventura: sta costruendo una nuova barca, più grande, più funzionale, più bella. Quando sarà pronta sarà eccezionale, anche se costa sacrifici (sotto tutti i punti di vista) ci sono grandi progetti in cantiere..anche se non è lo stesso cantiere della barca :) Condivido con voi qualche foto e l'emozione di sapere che ci aspettano nuove ed esaltanti avventure sempre nel rispetto massimo del nostro meraviglioso mare.
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Finalmente estate!
Mare, sole, sabbia, caldo e...pesce fresco! Inzia la bella stagione e stiamo preparando per voi tantissime sorprese per trascorrere questo tempo insieme, allegramente e con gusto! Domani 3 maggio 2012 potete venire a trovarci e conoscerci presso la Conad di via Rigopiano e, per le prime 10 prenotazioni (on line, telefoniche, di persona) sarà applicato uno sconto del 10% su tutti i prodotti ittici della nostra Pescheria. Non avete tempo/voglia di pulire il pesce? Tranquilli! Ci pensiamo noi gratuitamente! Affrettatevi allora per non perdere questa fantastica occasione. Pescheria Nonno Remo: il pesce del nostro mare direttamente sotto casa tua!
Per info e prenotazioni 3285889604
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giovedì 5 aprile 2012
Pescheria Nonno Remo...una nuova avventura
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